2020-08-13 04:42:14.906605 by Unknown

autore:Unknown
Format: epub
ISBN: 9788893428927

In circa quattro mesi ne dipinge venti: sono venti uomini diversi, che in comune hanno solo il pelo rosso e quelle pennellate che partono dal centro e si diffondono a raggiera sulla tela. In questi quadri, usa se stesso come materia attraverso la quale investigare la teoria dei colori, associando con maggiore sicurezza quelli primari, mescolando tinte nuove e proponendo sfondi sempre più articolati.

Sono fermamente convinto che in questa fase non ci sia alcun intento psicologico nella ripetizione della sua immagine allo specchio. Dipingersi è frutto di una situazione pratica, di cui van Gogh approfitta al meglio. Per troppo tempo il lavoro dello zio è stato letto in chiave psicanalitica: vorrei che questo mio diario di viaggio e la mostra che gli dedicheremo a breve negli Stati Uniti servissero a restituire il senso più autentico della sua ricerca. Non si autoritrae per raccontare la propria disperazione. O, almeno, non è questo l’obiettivo mentre si trova a Parigi. La capitale gli sta offrendo uno dei periodi più felici della sua vita: è al centro di un mondo dal quale ha sempre desiderato di essere accolto. Collabora con i colleghi, discute con loro, si scontra con le loro idee, però si sente vivo.

Questa sua coscienza di sé traspare anche negli autoritratti, che non hanno alcun intento autocelebrativo, ma sono un semplice strumento per allenare la mano, magari nelle giornate in cui è più complicato dipingere all’aperto.

Nell’appartamento più grande che affitta con Theo in Rue Lepic, ha finalmente lo spazio per concentrarsi sul suo volto. Così lo ricorda mia madre Jo, che proprio in quei mesi comincia a frequentare mio padre.

Il nuovo appartamento al terzo piano comprendeva tre locali piuttosto grandi, una stanzetta e la cucina. Il soggiorno era comodo e intimo, con la bella scrivania antica di Theo, un divano e una grande stufa, poiché entrambi i fratelli erano sensibili al freddo. Adiacente al soggiorno era la stanza da letto di Theo. Vincent dormiva nella stanzetta, dietro la quale era situato lo studio, abbastanza ampio e luminoso.

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